Archivi giornalieri: febbraio 15, 2007

DICO

Parliamo dei “DICO”.A parte il nome veramente singolare non voglio entrare in merito al disegno di legge ma analizzare le posizioni delle varie componenti sociali,civili e religiose che si interessano,più o meno a giustificato titolo,della questione.La posizione dei favorevoli è abbastanza chiara:un allargamento dei diritti, oggi appannaggio della famiglia, a tutte le coppie di fatto, siano esse composte da omosessuali,amici,fratelli comunque conviventi da un certo numero di anni, dopo comunicazione fra le parti che comprovi la convivenza stessa.Ora,a parte l’appartenenza politica di un qualunque cittadino che valuti questa legge in fiere,non si può negare che l’allargamento di diritti a una parte di cittadinanza alla quale questi erano negati, non può essere che considerata  una cosa positiva,sempre che questa concessione non vada a ledere diritti già esistenti.Non riesco a capire quale danno possa portare a me,sposato,il fatto che due gay si possano a loro volta sposare e formare una famiglia felice come e quanto la mia.Non mi convince neppure il problema di eventuali figli di una coppia di donne omosessuali;  se adesso,infatti, una  delle due partner si reca all’estero e utilizza l’inseminazione artificiale ,cosa succede?Nulla,senonchè il fatto è nascosto e quindi non esiste nè per il politico né per la chiesa.La chiesa, poi, merita un’analisi particolare;lasciando perdere l’ingerenza nei fatti di uno stato sovrano,vorrei capire di cosa stanno parlando quando ventilano il pericolo della distruzione della famiglia.Suppongono facciano riferimento solo e limitatamente a coloro che si sono  sposati in chiesa,perché chi si è sposato solo in comune è fuori dal sacramento e quindi agli occhi del clero una coppia di fatto a tutti gli effetti.Diciamo la verità,il vero problema,lo scoglio insormontabile,per la chiesa è il matrimonio civile,e ripeto,civile tra gay, che mai sarà superato.Tutto questo parlare poi non tiene conto nè delle direttive eurppee nè del terzo articolo della costituzione:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione disesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”

Che risolverebbe  il problema alla radice.