Archivi categoria: nebulose

Cat’s Eye Nebula spettacolo nell’universo

Questa spettacolare immagine della nebulosa Occhio di Gatto è data dalla combinazione dei dati dei due grandi osservatori della NASA : Chandra e telescopio spaziale Hubble.L’Osservatorio a raggi x Chandra ha rivelato la luminosissima stella centrale circondata da una nube di gas nella Nebulosa planetaria nota appunto come l’Occhio di Gatto. L’intensità dell’emissione di raggi x è evidenziata dal colore arancio. L’intensità dei raggi x non era affatto prevista, infatti questa è la prima volta che gli astronomi hanno notato tali emissioni da una stella centrale di una Nebulosa planetaria.

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Una giovane Pulsar ci mostra la sua mano.

Un piccolo e denso oggetto di soli 20 kilometri di diametro è responsabile di questa straordinaria  nebulosa, che occupa lo spazio di 150 anni luce. Al centro di questa immagine fatta dal telescopio a  Raggi X  Chandra della Nasa c’è una giovane e potente pulsar, nota come PSR B1509-58, o più brevemente B1509. La pulsar è una stella di neutroni in rapida rotazione che “spara”  energia nello spazio attorno creando strutture complesse ed intriganti, in questo caso  ne ha prodotta una che assomiglia ad una grande mano cosmica.
In questa immagine, la più bassa energia dei raggi X che Chandra ha rilevato  è di colore rosso, la gamma media è di colore verde, e la più energica è di colore blu. Gli astronomi pensano che B1509 abbia un’età di circa 1700 anni ed è situata a circa 17.000 anni luce di distanza dalla Terra.
Le stelle di neutroni si creano quando enormi astri  esauriscono il loro combustibile e collassano. B1509 ruota circa 7 volte ogni secondo e il rilascio di energia  nella sua porzione di spazio avviene ad una velocità prodigiosa – presumibilmente perché ha un intenso campo magnetico, sulla sua superficie, stimato circa 15 miliardi di volte più forte del campo magnetico terrestre.
La combinazione tra una rapida rotazione e  un campo magnetico esagerato  rende B1509 uno dei più potenti generatori elettromagnetici nella galassia.

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Un nuovo spettacolo che impressiona da Hubble

Il telescopio spaziale Hubble ha fotografato  i dettagli della famosa  nebulosa planetaria chiamata NGC 2818, che si trova nella parte meridionale della costellazione Pyxis (della Bussola). La spettacolare struttura della nebulosa  è circondata dagli strati esterni di una stella che sono stati espulsi nello spazio interstellare. Il gas incandescente che avvolge la nebulosa è ciò che resta della stella centrale costretta ad essere il carburante che ha alimentato le reazioni nucleari nel suo stesso nucleo. Hubble ha scattato questa foto  nel novembre 2008 con la Wide Field Planetary Camera 2. I colori dell’immagine caratterizzano  le emissioni di gas provenienti dai resti che formano la nebulosa: l’azoto è rosso, l’idrogeno  verde e l’ossigeno blu.

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NGC 6543 "Occhio di Gatto"nuova immagine

Uno sguardo attento ed appassionato permette di vedere, attraverso lo spazio interstellare, la seducente Nebulosa Occhio di gatto che si trova a 3000 anni-luce dalla Terra. Il Cat’s Eye (NGC 6543) rappresenta una breve, ma gloriosa, fase nella vita di un sole, inteso come stella. Questa  stella morente al centro della nebulosa può avere causato con le polveri stellari concentriche e le convulsioni regolari lo spettacolo astronomico in questione, ma la formazione delle delicate e più complesse strutture interne non si è ben capita.

Qui, nell’immagine d’archivio di Hubble,i dati sono stati rielaborati per creare un altro aspetto all'”Occhio di Gatto” cosmico. Rispetto alle immagini più note, questa foto si sforza di affinare e migliorare la visibilità dei dettagli di luce e delle zone scure della nebulosa e si applica anche una più complessa  tavolozza dei colori. Naturalmente, osservando nel cielo  Cat’s Eye, gli astronomi possono essere vedere il destino del nostro sole, destinato ad entrare nella propria fase di evoluzione in nebulosa planetaria  … in circa 5 miliardi di anni.

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Buco nero nella galassia M81

Il più grande dei buchi neri  divora energia come il più piccolo, secondo i dati di  Chandra e   dei telescopi da terra. Questa scoperta supporta le implicazioni della relatività di Einstein inerenti alla teoria che i buchi neri di tutte le dimensioni hanno proprietà simili, e sarà utile per prevedere le proprietà di una eventuale nuova classe di buchi neri.

La conclusione viene da una grande campagna di osservazione della galassia a spirale M81, che è a circa 12 milioni di anni luce dalla Terra. Nel centro di M81 c’è un buco nero che è di circa 70 milioni di volte più grande del Sole, e genera energia e radiazioni nello stesso modo come attrae il gas nella regione centrale della galassia  ad altissima velocità.

La foto in alto è composta dai colori dei raggi X messi in evidenza  da Chandra (blu,nel riquadro piccolo i dettagli),da quelli mostrati dal telescopio spaziale Hubble (verde),  dagli infrarossi  dati dallo Spitzer Space Telescope (rosa) e dagli ultravioletti ripresi  da GALEX (viola).

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Orion Nebula M42

Una splendida immagine della Nebolosa di Orione (M 42)

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Cat’s eye Nebula NGC 6543

La Nebulosa Occhio di Gatto (NGC 6543) si trova nella costellazione del Drago distante 3000 anni luce dalla Terra. Il nucleo centrale della nebulosa misura circa 0,5 anni luce di diametro e la sua struttura, nell’insieme, la fa assomigliare all’iride di un occhio cosmico. Questi aloni concentrici sono costituiti da gas ad altissima temperatura che sono stati prodotti dalla stella nei diversi momenti della sua estinzione. NGC 6543 sta concludendo il proprio ciclo vitale e la massa si sta rapidamente riducendo, dando luogo a immensi getti di plasma.
Come si vede nell’immagine, il centro della nebulosa è circondato da un debole ma ciclopico alone (misura circa 3 anni luce di diametro), che è dovuto probabilmente a ciò che resta della sua precedente fase,quella di gigante rossa. E’ stato ipotizzato che la stella che fa da pupilla all’occhio quasi fantascientifico facesse parte di un sistema binario,ma,per adesso,non esiste nulla che lo possa dimostrare.Anche questa splendida immagine è stata ripresa da Hubble il telescopio orbitante della Nasa.


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Esplosione di una supernova

L’esplosione di una supernova ( la 1987A ) avvenuta nella “Grande Nube di Magellano”  sembra una meravigliosa collana di perle accecanti con due diamanti che gli fanno da contorno.L’universo non finirà mai di stupire!

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Colonne della creazione / NGC 6611

M16/Nebulosa dell’Aquila /NGC6611

L’immagine è relativa alle cosiddette “Colonne della Creazione”:

Quelli che sembrano serpenti cosmici o guglie di un castello spaziale sono in realtà quello che resta di una esplosione spaziale.Nella parte alta delle colonne si vedono delle propaggini simili a dita (più grandi del nostro sistema solare ) :sono stelle in formazione.La nube più alta è ,dalla base,4 anni/luce.Gli astronomi hanno notato i primi effetti di un’onda d’urto dovuta all’esplosione di una supernova verificatasi circa 6000 anni fa che sconvolgerà questa nebulosa.Probabilmente i nostri pronipoti vedranno uno spettacolo altrettanto magnifico ,ma diverso da ciò che vediamo noi,perchè il paesaggio cosmico è destinato a cambiare nei prossimi 1000 anni.Come ho accennato in un precedente post,dobbiamo calcolare che vediamo gli avvenimenti di 7000 anni fa,quindi le “Colonne della Creazione”potrebbero già essersi dissolte.L’immagine è stata scattata da Chandra,il telescopio orbitale della NASA per l’osservazione del cielo ai raggi X che prende il nome dal fisico statunitense di origine indiana Subrahmanyan Chandrasekhar(1910-1995) 

Helix Nebula

Helix Nebula

Questa immagine che sembra un gigantesco occhio è la stella morente Helix Nebula che si trova nella costellazione dell’Aquario distante da noi 700 anni/luce .E’ stata fotografata dal telescopio spaziale Spitzer della NASA .La polvere spaziale che circonda la Nana Rossa è composta da pianeti distrutti e da ciò che rimane di una cometa di quel sistema solare che esplose circa 5 bilioni di anni fa.La Helix Nebula fu osservata la prima volta nel diciottesimo secolo ed è ancora adesso una delle più fotografate dagli astronomi per i suoi colori e per la sua forma.Come si comprende facilmente il concetto di tempo nello spazio universale è relativo;un fatto avvenuto 5 bilioni di anni fa è ancora in essere e quello che stiamo vedendo adesso potrebbe essere già dissolto.In effetti noi stiamo osservando il passato dell’universo non il presente,se 1 anno/luce è la distanza che compie la luce in un anno, noi stiamo vedendo l’immagine della stella come era 700 anni fa ,un tempo ragguardevole per noi,una nullità per l’universo.

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