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L’ex ministro Mattioli "Io,filo-atomo pentito"


” Non mi rimangio l’entusiasmo di scoprire che da un pugno metallo luccicante si sprigiona tanta energia quanta da due milioni e mezzo di chili di carbone”Così parla Gianni Mattioli, ex parlamentare dei verdi,ex ministro e ,per oltre 35 anni,docente di fisica.Oggi si autoproclama nuclearista pentito,notando che esistono gli stessi problemi ,riguardo all’energia nucleare,che ha studiato all’università.Il primo,dice Mattioli nell’intervista alla “Stampa”,è che l’uranio non c’è:il 235,utile per le centrali è lo 0,7 % della composizione degli isotopi di uranio.Al modestissimo ritmo attuale di utilizzo ne avremmo ancora per 50 anni…

 

Il secondo scoglio è relativo all’impatto sanitario in condizioni di routine.Considerate che, il termine”dose massima ammissibile di rotazione”, non è quella sotto la quale non si corre alcun rischio,ma quella a cui sono associati effetti somatici e genetici considerati accettabili a fronte dei benefici dell’attività nucleare,quindi si corrono rischi per la salute anche in condizioni normali,cosicchè trovo indecente cha Veronesi o altri dicano “Ma quali rischi?”.

 

Ci sono poi altri problemi:per la sicurezza ci vuole un vero salto di qualità di fisica del reattore e, per quello che riguarda le scorie nucleari,non siamo stati capaci di trovare finora,in nessun paese del mondo,un metodo per sistemare i rifiuti.E infine,qualsiasi ciclo del combustibile nucleare è intrinsecamente proliferante:se ne può tirare fuori una bomba.


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Ci risiamo! Ma niente paura.

mercoledì, 2 dicembre, 2009

PAURA PER UN INCIDENTE NUCLEARE IN FRANCIA

E’ successo alla centrale nucleare di Cruas in Ardeche, Francia meridionale.

 

Centrale nucleare


 Uno dei quattro reattori è stato bloccato per un guasto del circuito di raffreddamento.Il circuito, che usufruisce dell’acqua del fiume per il raffreddamento, si è intasato a causa dei numerosi detriti che vi sono contenuti.Per qualche ora il sistema è rimasto bloccato.I livelli di gravità degli incidenti nelle centrali nucleari sono sette e, a detta degli esperti, quello di ieri è stato un incidente di livello due nella scala internazionale.L’ASN (Autorità per la Sicurezza Nazionale)ha diramato un comunicato nel quale dichiara che non si sono verificati pericoli per l’ambiente.Sul posto ancora gli ispettori per  i controlli e le verifiche di rito, come sempre nei casi di emergenza

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Rifiuti nucleari:nessuno sa dove nasconderli

Traffico di rifiuti nucleari dalla Francia verso la Siberia.

Secondo il giornalista Laure Noualhat, questo è stato possibile solamente grazie ad un “errore giudiziale”: perché l’uranio impoverito, l’uranio ed il plutonio ricaricato non erano considerati come rifiuti atomici, ma piuttosto come “materiale radioattivo.” Di conseguenza, gli scarti instradati ufficialmente via mare verso la Russia non erano ufficialmente finalizzati al trattamento come rifiuti atomici perché ciò sarebbe stato severamente vietato dalle normative in materia.Il ministro francese dell’ambiente, Chantal Jouanno, ha avviato un’inchiesta su questo affare. Ha dichiarato martedì 13 ottobre su Francia-Info che l’industria nucleare francese dovrebbe essere totalmente trasparente.” Un gruppo di manifestati aderenti a “Sortir du nucléaire” ha accusato il ministro Jouanno di aver tentato di guadagnare tempo prima di aprire un’inchiesta. Questo gruppo ha chiesto che i rifiuti atomici siano riportati in Francia.
La Francia, come la Germania, non ha trovato ancora un luogo permanente per collocare i suoi rifiuti nucleari. Le autorità francesi incaricate del nucleare hanno intenzione di collocare i rifiuti nucleari prodotti negli ultimi tre decenni e quelli che produrranno
in avvenire, vicino a Bure, all’est della Francia, in una fossa a 500 metri, 1640 piedi, di profondità.
Source: spreadthetruth.fr

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