Archivio mensile:marzo 2012

Galassia UFO (NGC 2638)

Il telescopio spaziale NASA ed ESA “Hubble” ha scovato la galassia “Ufo”,infatti NGC 2638,vista di taglio,è una spirale e ciò gli dà la classica forma di una nave spaziale appena uscita da un film di fantascienza.Il nome è venuto in mente agli astronomi del planetario ed osservatorio “Astronaut Memorial” situato a Cocoa in Florida.
Mentre la visione a volo d’uccello ci fa vedere la struttura in dettaglio di una galassia (come ad esempio questa immagine di Hubble che mostra una spirale barrata), un vista laterale ha i suoi vantaggi . Dà,ad esempio, agli astronomi, la grande opportunità di vedere i delicati tentacoli di polvere dei bracci a spirale che contrastano con la foschia dorata del nucleo della galassia, gruppi di giovani brillanti stelle blu brillare sparsi per tutto il disco, la mappatura delle regioni di formazione stellare della galassia.
Forse, sorprendentemente, la vista laterale delle galassie come questa, non impedisce agli astronomi di capire le loro strutture. Gli studi sulle proprietà della luce proveniente da NGC 2683 suggeriscono che si tratta di una galassia spirale barrata(“spirale barrata”significa che il nucleo presenta due prolungamenti di stelle che ricordano una barra), anche se l’angolo della visuale non ci permette di vederlo direttamente.
Questa immagine è prodotta con due campi di luce,sia visibile che infrarossa, dalla Advanced Camera for Surveys di Hubble. La stretta striscia che appare leggermente sfocata e attraversa l’immagine in orizzontale è il risultato di un divario tra rivelatori di Hubble. Questa striscia è stato completata con immagini delle osservazioni della galassia fatta da telescopi terrestri, che mostrano molti meno dettagli.

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E ‘ufficiale, ci sono gli alieni là fuori: la ” NSA ” divulga 31 messaggi extraterrestri intercettati dallo Spazio

Sì, avete letto bene. E ‘ufficiale: gli alieni esistono! L’ NSA (National Security Agency) ha rilasciato un file che non lascia dubbi. Sono Stati intercettati 31 messaggi extraterrestri provenienti dallo spazio! Nel file non è chiaro quando sia successo l’evento, ne quale sia l’ente che ha intercettato i messaggi. Non si sa nemmeno, se il messaggio era rivolto agli abitanti della terra o se i messaggi sono una forma di comunicazione tra di “loro”. Inizialmente ho temuto fosse l’ennesima bufala buttata in rete… poi ho trovato il file direttamente sul sito dell’ NSA.
Il file contenente i messaggi è stato reso pubblico insieme a un manuale per decodificarli. La decodifica è tutt’altro che semplice, ma di eclatante c’è il fatto che pare chiaro che “Non siamo soli” nell’Universo. Qui sotto il link dove potete visualizzare il file. Da pagina 21 a pagina 23 potete visualizzare i messaggi intercettati. Buona visione.

http://www.nsa.gov/public_info/declass/ufo/index.shtml

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Devil’s Tower

È una montagna molto improbabile che si eleva un migliaio di metri, come un gigante, sopra la
valle che circonda questo che sembra il moncone di un albero preistorico.Gli antichi nativi
americani designarono questo luogo come sacro e Stephen Spielberg ha usato questa stranezza
geologica come sfondo per il suo famosissimo film “incontri ravvicinati del terzo tipo”. Ogni
anno, migliaia di turisti vengono a causa della sua forma insolita:Il nome di questa strana
formazione geologica è “Torre del Diavolo”.


La “Torre del Diavolo” si erge 1.267 metri sul vicino fiume Belle Fourche. Ciò che rende la
montagna sorprendente sono i suoi ripidi, quasi verticali, fianchi con solchi regolari e la
sua punta appiattita. Gli antichi nativi americani hanno storie diverse che spiegano la sua
creazione. In una di questa,si narra di due ragazze che giocano nei boschi,ma sono
improvvisamente assalite ed inseguite da un orso enorme. Le ragazze,per salvarsi,saltano
sopra una roccia, ma è troppo bassa per dare loro sicurezza. Il Grande Spirito vede la
situazione di pericolo e provoca la crescita della roccia fino a una dimensione
immensa.Nonostante i salti, l’orso gigante non può raggiungere la cima e i suoi artigli
lasciano,però,graffi nei costoni della roccia che si possono vedere ancora oggi.


Questa è una pittoresca leggenda, ma cosa ci raccontala scienza riguardo alla la creazione di
questa strana formazione rocciosa?
Durante l’età dei dinosauri, questa zona era un mare poco profondo e in un periodo di milioni
di anni, si sono depositati materiali sul fondo di questo mare portando alla creazione di
rocce sedimentarie, come arenarie, scisti e siltite. Alla fine dell’era dei dinosauri ,65
milioni di anni fa, le pressioni endogene hanno costretto il terreno verso l’alto ed hanno
contribuito alla creazione dei vicini Black Hills e delle Montagne Rocciose. La stessa
pressione ha anche spinto roccia fusa verso la superficie nel punto in cui sorge la torre
adesso.Se fosse vera questa teoria la nostra montagna sarebbe,quindi, una spina vulcanica.
Una spina vulcanica si forma quando un vulcano si estingue e la roccia fusa nel tubo che
portava il magma dalle profondità della terra verso il cratere della montagna, si raffredda e
diventa solida roccia ignea. Di solito la roccia nel tubo è molto più dura rispetto al resto
della montagna e una volta che il vento, la pioggia e la neve hanno eroso la montagna di
terra più morbida, la spina diventa esposta.

Un esempio ben noto di una spina vulcanica è  Ship Rock in New Mexico,che domina 1.700 metri sopra la pianura circostante.
La maggior parte delle prove suggeriscono,però, che la Torre del Diavolo non possa essere ciò
che rimane di un vulcano spento, non ci sono,infatti, tracce, nella campagna circostante, di
altri fenomeni geologici che potrebbero essere associati a un vulcano come cenere fossile o
colate laviche.
Una delle teoria più probabile è che la montagna dalla forma strana sia un laccolite cioè
una intrusione di magma caldo dal profondo della terra che non riesce a raggiungere la
superficie. La lava spinge causando un rigonfiamento di roccia sedimentaria , ma nessun
cratere o caldera si forma. Come la roccia fusa si raffredda e la roccia sedimentaria morbida
del rigonfiamento è erosa, la roccia ignea più dura resta esposta, se questa fosse la
spiegazione valida, la cima della torre probabilmente è diventata visibile tra uno e due
milioni di anni fa.
La torre del diavolo è geologicamente composta da fonolite porfido, una roccia ignea grigia
o verdastra, con cristalli di feldspato incorporati al suo interno. Come la roccia calda si è
raffreddata, si sono formate colonne verticali ottagonali e, durante il raffreddamento, si
sono stirate ed allontanate causando i solchi che scorrono verticalmente lungo la torre .

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Messier 9

 

Il telescopio spaziale Hubble ha prodotto l’immagine più dettagliata finora realizzata di Messier 9, un ammasso stellare globulare situato vicino al centro della galassia. La luminosità di questa palla fatta di stelle è troppo debole per essere vista ad occhio nudo, ma Hubble riesce a scorgere le oltre 250.000 singole stelle che ci brillano.
Messier 9, nella foto, è un ammasso globulare, uno sciame di forma quasi sferica, di stelle che si trova a circa 25.000 anni luce dalla Terra, vicino al centro della Via Lattea, così vicino che le forze gravitazionali del centro galattico lo deformano leggermente.
Gli ammassi globulari ospitano alcune delle stelle più vecchie della nostra galassia, nata quando l’universo aveva solo una piccola frazione della sua età attuale. Oltre ad essere molto più antiche del sole – circa il doppio della sua età – le stelle di Messier 9 hanno anche una composizione molto diversa, e sono arricchite da meno elementi pesanti rispetto al sole.In particolare, elementi cruciali per la vita sulla Terra, come l’ossigeno,il carbonio e il ferro che costituisce nucleo del nostro pianeta, sono molto scarsi in Messier 9 e negli ammassi stellari simili. Questa diversità è causata dal fatto che gli elementi più pesanti dell’universo si sono formati gradualmente nei nuclei delle stelle, e durante le esplosioni delle supernova.Quando le stelle di Messier 9 si sono formate, si sono registrati volumi molto inferiori di questi elementi.L’immagine di Hubble mostra chiaramente i diversi colori delle stelle. Il colore di una stella è direttamente collegato alla sua temperatura e, al contrario di quello che forse potremmo pensare, le rosse sono più fredde, e le blu sono più calde. L’ampia gamma di temperature stellari è chiaramente visualizzata dall’ampia tavolozza di colori visibili in questa immagine.

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Illuminati

Gli Illuminati (plurale del latino Illuminatus, “illuminato”) è un nome dato a diversi
gruppi, sia storicamente reali che leggendari. Il nome si fa comunque risalire agli
“Illuminati di Baviera”, una società segreta fondata il 1 ° maggio 1776 che, in contesti più
moderni,si riferisce ad una organizzazione presunta o realmente esistente accusata di
influenzare e/o causare una serie di eventi regionali e mondiali attraverso i quali
controllare e regolare i governi e la società civile per stabilire un Nuovo Ordine
Mondiale.In questo contesto, gli Illuminati sono generalmente rappresentati come una versione
moderna o il proseguimento degli Illuminati di Baviera.
Il segreto più prezioso degli Illuminati era proprio sistema di autorità morale, già
praticato all’interno dell’ordine, che doveva essere applicato a tutto il mondo esterno.
All’interno dell’ordine ci sarebbero state divergenze causate dal troppo paternalismo del
direttivo verso i membri inferiori,tenuti anche all’oscuro di numerose azioni del
gruppo.L’obiettivo del fondatore Adam Weishaupt era di perfezionare l’individuo favorendo lo
sviluppo della pratica dell’ auto-disciplina morale con il dogma della leadership
segreta,trasformando l’essere umano umano in una sorta di dio in terra. Si presume che ,per
legare definitamente ogni singolo adepto , il primo passo necessario sia stato quello di
conoscerne tutti i segreti. Probabilmente Weishaupt adottò questo concetto dai propri
nemici giurati, cioè i gesuiti, che erano noti per la loro obbedienza servile accompagnata da
una leadership apparentemente accomodante, ma resa efficacacissima dall’arma della
confessione.
In realtà, secondo Manfred Agethen ,esperto di fama mondiale degli illuminati, l’ordine
avrebbe intattenuto un forte intreccio dialettico con i propri avversari storici: in realtà
avrebbero usato proprio i metodi dei gesuiti rispetto alla valutazione della coscienza, al
fine di emancipare l’individuo dalla dominazione intellettuale e spirituale della Chiesa,
utilizzando un sistema di confusione mistica molto simile alla irrazionalità entusiasta dei
Rosacroce. Per favorire il successo dell’Illuminismo e della razionalità hanno sottoposto i
loro membri a un controllo assoluto e totalitario utilizzando anche raffinate tecniche
psicologiche, autogiustificandosi con il fine di liberare l’umanità dal dispotismo dei
principi e dei re.
Non sono da confondere gli Illumiati con la Massoneria;mentre per i primi il legame più forte
era la cultura e la natura umana i secondi si rivolgevano prevalentemente alla politica ed
agli ambienti militari.Weishaupt era solito dire che la massoneria, pur avendo obiettivi
simili ai propri,non faceva altro che compiere riti iniziatici in completa solitudine.

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Una scia nella Death Valley: sono le pietre che camminano.


Carlo Grande

Ghost towns, cunicoli di miniere abbandonate,
rocce lunari e carovane di pionieri che arrancano lungo dune di
sabbia assolate, abitate da serpenti a sonagli, scorpioni e ragni velenosi: la Death Valley, il parco
non lontano da Las Vegas e Los Angeles e più estremo della California, è
anche il più caldo, il più arido e quello che sprofonda nel punto più
basso del Nord America, le Badwaters, 86 metri sotto il livello del mare, e offre molti misteri. Ha
scorci di tremenda bellezza come lo Zabriskie Point (onde di rocce che al
tramonto assumono colorazioni fantastiche, immortalate nel film
di Michelangelo Antonioni) e fenomeni controversi come le «pietre
che camminano». Le «moving rocks» si trovano in
una landa argillosa lunga cinque
chilometri e larga tre, la «playa»
del «Racetrack», il fondo di un lago
evaporato migliaia di anni orson
I massi, caduti dalle montagne circostanti, giacciono isolati, all’estremità di una traccia lunga a
volte anche un centinaio di metri, pare provocata strisciando: talvolta il percorso è rettilineo,
altre volte circolare. I rangers assicurano che nessuno può dire di averle mai viste
muovere. L’ipotesi più ragionevole, lasciando da parte quelle più
fantasiose come terremoti o perturbazioni del campo magnetico,
sembra chiamare in causa due fenomeni concomitanti: le forti e improvvise piogge (per quanto siano
rare: in media sulla Death Valley
non ci sono più di 50 millimetri l’anno di precipitazioni) renderebbero
viscido il fondo della Racetrack
Playa e i fortissimi venti, impetuosi
come uragani, potrebbero sospingere e far scivolare i massi, sia con
moto rettilineo costante che con
cambiamenti di direzione, come appare in alcune tracce.
Se si potesse dimostrare che i
movimenti delle pietre avvengono
soprattutto nei mesi invernali, si potrebbe pensare a uno strato di
ghiaccio che si forma sulla superficie della «playa», cosa che renderebbe più agevole l’azione dei
venti
incanalati fra i monti Amargosa e
Panamint, nel corridoio di 225 chilometri della Death Valley, larga in
media 40 chilometri, fra Sierra Nevada a Ovest e Nevada a Est. Ma le
ricerche sono assai scarse. Qui, a
metà Ottocento, si avventurarono
migliaia di cercatori d’oro: incontrarono i nativi americani che si
chiamavano Timbisha (popolo della valle). Furono ricristianizzati come «Shoshoni» e oggi vivono in una
riserva vicino a Furnace Creek.
L’unica ricerca accurata, prima
di quella svolta nel 1993 da Paula
Messina, assistente di geologia
presso la San José State University
(che ha chiamato in causa improvvise raffiche di vento), è stata quella
di Robert P. Sharp, del California Institute of Technology, nell’ormai lontano 1969: prese in esame 25
rocce, controllandone periodicamente la posizione, ma il clima proibitivo e l’assenza di finanziamenti
lo indussero a rinunciare prima di aver effettuato
scoperte significative.
Oggi solo le telecamere fisse e i rilevatori satellitari potrebbero
sciogliere i dubbi. E si pensa a un programma di monitoraggio ultratecnologico. Intanto, qualcuna
delle «moving rocks» addirittura sparisce, ma in questo caso non c’è alcun
mistero: c’è chi, probabilmente, e nonostante il divieto di arrivare con
veicoli sul fondo del lago e di devastarlo con tracce di pneumatici, le
ruba come un prezioso «souvenir».
Una serie di tracce, infatti, finisce senza che all’estremità vi sia nulla.
Arrivare nella Valle della Morte, in ogni caso, è già una magia: si costeggia il deserto del Mojave,
tra cactus e «Joshua Trees», luoghi desolati che videro la corsa all’oro e alla terra
di migliaia di disperati. Uno dei simboli della Death Valley è la ghost
town Panamint City, una città-fantasma come Tombstone. Venne fondata nel 1873, vicino a una miniera
d’argento: due anni dopo contava 2 mila
persone, molte delle quali erano fuorilegge, tanto che la Wells Fargo rifiutò il trasporto dell’
argento estratto.
Quando la vena si esaurì, se ne andarono tutti, ma pochi anni dopo nella
Valle scoprirono il borace e la Pacific
Coast Borax Company attirò lavoratori da ogni dove.
Ora le «moving rocks» e queste
torride lande, proibitive d’estate, accendono l’immaginazione di migliaia
di turisti. Suv e camper arrivano nel
luogo più inospitale della Terra, a Furnace Creek e a Zabriskie Point,
«location» fantastica che con artisti e musica ha un rapporto speciale: ha
influenzato anche gli Oasis nel videoclip di «Who Feels Love?». Un altro
grande musicista, il bassista dei Pink Floyd Roger Waters, compare d’altra parte in alcune
inquadrature del film di Antonioni.
Questo bacino sprofondato, dove c’era il mare, è terra di enigmi, un posto nella mente e anche un
miraggio tremolante di ricchezze, mistero e
morte: magnetico e fantasmatico come le «moving rocks», come i ragazzi
che nel finale del film di Antonioni si
amano in un delirio di sabbia.

Tuttoscienze della ” Stampa” del 14/03/2012

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Nancy Fouts

Alcune opere di Nancy Fouts che ci mostrano il suo mondo “umoristicamente” surreale…

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