Archivi categoria: mappa fratture placche mondiali

Terremoti,brevi ed elementari informazioni.

A causa della tragedia che si è abbattuta su l’Abruzzo molti hanno realizzato cause ed effetti del terremoto,ma facciamo qui un breve riassunto delle notizie raccolte.
Quando la crosta terrestre si è raffreddata e di conseguenza solidificata,non ha formato una sfera compatta,ma si è fratturata in alcuni punti,dando luogo a delle  immense zattere che si muovono sul magma ancora semiliquido.

Il lento movimento delle placche porta a delle spaccature nella crosta terrestre chiamate FAGLIE:
I blocchi di roccia possono allontanarsi l’ uno dall’ altro ( FAGLIA NORMALE o DIRETTA )

I blocchi di roccia possono avvicinarsi e scontrarsi ( FAGLIA INVERSA )

I blocchi di roccia possono muoversi parallelamente l’uno rispetto all’ altro ( FAGLIA TRASCORRENTE )

Un terremoto,quindi, è causato dal movimento delle placche .
Il punto d’origine del terremoto si chiama IPOCENTRO e si trova  qualche chilometro sottoterra, dove le rocce si spezzano.
Da qui l’energia liberata si trasforma in vibrazioni cioè in onde sismiche, che raggiungono la superficie in breve tempo. In superficie, proprio sopra l’ipocentro, si trova l’ EPICENTRO, che è il punto in
cui si hanno i maggiori danni a cose e persone ,ed è il punto dove il terremoto è più forte.
Man mano che ci si allontana dall’epicentro l’intensità, e quindi i danni causati dal terremoto, sono minori.

In tutti i terremoti la scossa principale è preceduta e seguita da scosse di minore intensità..Le diverse caratteristiche dei tipi di onde che si propagano durante gli eventi sismici, permettono di ricostruire sia l’ipocentro che l’epicentro, confrontando i tempi di arrivo delle diverse onde alle varie stazioni che costituiscono una rete sismica.  Le onde sismiche si possono suddividere in due tipi principali: le onde “P”, più veloci e le onde “S”, leggermente più lente. La differenza di arrivo ad una stazione permette di conoscere la distanza dalla stazione dell’epicentro. Diversamente, i tempi di arrivo delle onde “P” alle varie stazioni, permettono di conoscere il punto ipocentrale.
Avendo a disposizione un numero minimo di tre stazioni opportunamente situate, è quindi possibile calcolare le principali caratteristiche dell’evento sismico, quali intensità in forma di Magnitudo, epicentro e ipocentro.

Piano di faglia

 Il valore di potenza della scossa sismica, un tempo basata sulla scala Mercalli, a sua volta costruita valutando le manifestazioni in superficie, ora si calcolano grazie agli strumenti detti sensori che in base a precise valutazioni e calibrazioni strumentali, permettono di conoscere l’intensità effettiva delle forze scatenatesi all’ipocentro. La scala di potenza effettiva degli eventi è chiamata, in onore del suo inventore “Scala Richter”.
La particolare conformazione dell’Italia è  dovuta alla spinta che il continente africano effettua verso l’Europa. La presenza di vulcani in Sicilia indica una zona di subduzione della crosta, gli Apennini indicano una spinta che unirà, in un lontano futuro, l’Italia alla ex Yugoslavia, mentre la catena alpina è il frutto di un ulteriore subduzione. La parte di crosta su cui poggia l’Italia si sposta e si immerge al di sotto dell’Europa in prossimità della line detta “Insubrica” situata lungo le valli austriache a nord delle Alpi.

Contrassegnato da tag , , ,