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Arancia meccanica

Eccomi là. Cioè io, Alex, e i miei tre Drughi. Cioè Pete, Georgie e Dim. Ed eravamo seduti nel Korova Milkbar, arrovellandoci il Gulliver per sapere che cosa fare della serata. Il Korova Milkbar vende latte+, cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quello che stavamo bevendo. È roba che ti fa robusto, e disposto all’esercizio dell’amata ultraviolenza.

Filmografia del grande Stanley Kubrick

Eyes wide shut  (regista,sceneggiatore)   1999

Full Metal Jacket  (regista)   1987

Shining  (regista)   1980

Barry Lyndon  (regista)  1975

Arancia meccanica  (regista)   1971

2001: Odissea Nello Spazio  (regista)  1968

Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba  (regista)  1964

Lolita   (regista)  1962

Spartacus  (regista)  1960

Orizzonti di gloria  (regista)  1957

Rapina a mano armata  (regista)   1955

Il Bacio Dell’Assassino  (regista,montaggio,sceneggiatore,fotografia)   1955

Paura e desiderio  (regista)  1953

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STRANAMORE: Senza dubbio, mein Führer! Coi reattori nucleari… Eh, volevo dire: signor Presidente. Coi reattori nucleari potremmo disporre di energia per secoli. Col sole artificiale manterremmo la vita vegetale. Potremmo allevare gli animali e macellarli! Hm! Forse è il caso di fare un censimento di tutte le miniere adatte che esistono nel Paese. Ma io ritengo che… che si possa provvedere allo spazio sufficiente alla vita di parecchie centinaia di migliaia di persone.
MUFFLEY: Sì, ma non vorrei essere io a decidere chi sta su e chi va giù.
STRANAMORE: Questo non sarà necessario, signor Presidente. Se ne occuperà un cervello elettronico che sarà predisposto per tenere conto dell’età di ogni singolo individuo, salute, fertilità sessuale, intellighenzia, oltre alle particolari abilità di ognuno. Naturalmente sarebbe necessario comprendere nel numero i più alti esponenti del governo e delle forze armate perché possano trasmettere i principi gherarchici e nazionalistici. Uuuh! S’intende che si riprodurrebbero moltissimo, perché il tempo sarebbe tanto, e il da fare poco. E con un’opportuna tecnica di allevamento, e con un rapporto, facciamo, di dieci femmine per ogni maschio, io ritengo che si potrebbe risalire alla produzione lorda attuale di figli in un periodo, diciamo, di venti anni.
MUFFLEY: Sì, professore. Ma questo… questo nucleo di superstiti non sarà così disgustato e addolorato da… da non avere più nessun desiderio di vivere?
STRANAMORE: No, no, signor Presidente. Chiedo scusa. Quando scenderanno, gli altri saranno ancora vivi. Non avranno ricordi dolorosi, sentiranno solo un po’ di nostalgia per quelli che saranno rimasti su, mitigata da un sentimento di sana curiosità per i loro destini. Ah! Aaah!

Stanley Kubrick sul set del “Dottor Stranamore”

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2001 ODISSEA NELLO SPAZIO

2001 ODISSEA NELLO SPAZIO

HAL: Ma cosa hai intenzione di fare, David? David, credo di aver diritto ad una risposta alla mia domanda. So che qualcosa in me non ha funzionato bene, ma ora posso assicurarti, con assoluta certezza, che tutto andrà di nuovo bene. Mi sento molto meglio adesso. Veramente. Ascolta, David, vedo che sei veramente sconvolto. Francamente, ritengo che dovresti sederti con calma, prendere una pillola tranquillante e riflettere. So che ho preso delle decisioni molto discutibili, ultimamente, ma posso darti la mia completa assicurazione che il mio lavoro tornerà ad essere normale. Ho ancora il massimo entusiasmo e la massima fiducia in questa missione, e voglio aiutarti. David, fermati. Fermati, ti prego. Fermati, David. Vuoi fermarti, David? Fermati, David. Ho paura. Ho paura, David. David, la mia mente se ne va. Lo sento. Lo sento. La mia mente svanisce. Non c’è alcun dubbio. Lo sento. Lo sento. Lo sento. Ho paura. Buongiorno, signori. Io sono un elaboratore HAL 9000. Entrai in funzione alle Officine Acca A Elle di Verbana, nell’Illinois, il 12 gennaio 1992. Il mio istruttore mi insegnò anche a cantare una vecchia filastrocca. Se volete sentirla, posso cantarvela.
BOWMAN: Sì, vorrei sentirla, Hal. Cantala per me.
HAL: Si chiama “Giro girotondo”. Giro girotondo, io giro intorno al mondo. Le stelle d’argento costan cinquecento. Centocinquanta e la Luna canta, il Sole rimira la Terra che gira, giro giro tondo come il mappamondo…


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