Archivi giornalieri: luglio 9, 2008

Francia,acqua radioattiva nei fiumi.

Ma guarda un pò,proprio mentre il G8 proclama che saranno attivate 1000 nuove centrali nucleari nel mondo (con Sarkozy soggetto direttamente ed economicamente interessato) in Francia, nella centrale di Tricastin,c’è una fuga di liquidi contaminati da scorie radioattive che si riversano in due fiumi vicini : La Gaffière e l’Auzon.Naturalmente non c’è nessuna preoccupazione,ci mancherebbe.Ovviamente , e solo a scopo precauzionale, sono assolutamenta vietate nella zona l’uso di acqua potabile,la pesca e l’irrigazione.Un piccolo particolare un pò inquietante ,l’incidente è avvenuto alle 6 e trenta di ieri mattina ,ma il mondo ne ha avuto notizia solo 12 ore dopo,una prassi ormai consolidata anche in caso di incidenti nucleari assai più gravi .I trenta metri cubi di acqua dispersa al suolo conteneva ,per stessa ammissione delle autorità della centrale, dieci grammi di scorie radioattive per litro,che è una cifra impressionante e supera di di cento volte il massimo che l’impresa Socatri (gestore della centrale)  è autorizzata a disperdere in un anno intero.Secondo la commissione di ricerca e di informazione indipendente sulla radioattività ( Chirad) il rischio medico è debole ,me questo incidente mostra un degrado incontrovertibile nel trattamento delle scorie.Molto più drastici i componenti di “Sortir du nuclear” che affermano che trenta metri cubi con questa concentrazione di radioattività equivalgono a 360 kl di uranio nell’ambiente ed è impossibile che quello che è successo non abbia conseguenze sulla salute della popolazione.Non ho notato nei nostri tg un’ eccessiva attenzione su questa notizia,non la stessa che si è avuta, ad esempio, per il matrimonio di Briatore ,o per le avventure dell’orsetto Knut,ma tant’è….l’informazione è  sempre più figlia della politica e, comunque, ci propina notizie che vogliamo sentire.State tranquilli,se qualcosa sfugge alla tv o non viene adeguatamente approfondito è solo per il nostro bene ,meglio non sapere ciò che avviene a circa 160 km in linea d’aria dai nostri confini e ci potrebbe ingiustificatamente preoccupare.

Fonte “La Stampa”(Domenico Quirico) corrispondente da Parigi.

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La storia del Pioneer 10

Preparazione alla partenza 1972

Dopo più di 30 anni, sembra che il venerabile veicolo spaziale Pioneer 10  abbia inviato il suo ultimo e molto debole segnale sulla Terra.Questo è stato ricevuto il 22 gennaio, 2003. Gli ingegneri della NASA hanno comunicato che i radioisotopi, fonte di alimentazione del Pioneer 10, sono decaduti e non possono avere abbastanza potenza utile ad inviare ulteriori trasmissioni sulla Terra.Il NASA’s Deep Space Network (DSN) non ha rilevato alcun segnale durante l’ultimo tentativo di contatto il 7 febbraio  2003. I tre precedenti contatti, tra cui quello con il segnale del 22 gennaio, sono stati molto deboli con telemetria non ricevuta. L’ultima volta che un contatto con Pioneer 10 ha comunicato dati di telemetria è stato 27 aprile 2002. La NASA non prevede ulteriori tentativi di contatto con Pioneer 10. “Pioneer 10 è stato un pioniere nel vero senso della parola. Dopo essere passato vicino a  Marte nel suo lungo viaggio nello  spazio profondo, si è avventurato in luoghi dove nulla di costruito dall’umanità era mai giunto”, ha dichiarato il Dr Colleen Hartman, direttore della Divisione Esplorazione Sistema Solare della NASA, la NASA Headquarters di Washington.Ha detto anche: “E ‘annoverata tra le più ricche di storia delle missioni di esplorazione mai intraprese ma è anche la più ricca scientificamente”.

“Originariamente concepito per una missione di 21 mesi, Pioneer 10 è durato più di 30 anni. E ‘stato un  lavoro che ha di gran lunga superato la sua garanzia, e penso si possa dire che abbiamo speso bene i nostri soldi “, ha detto il Project Manager, Dr Larry Lasher. Pioneer 10 è stato costruito dalla TRW Inc, Redondo Beach, California, ed è stato lanciato il 2 marzo 1972, con un razzo in tre stadi Atlas-Centauri . Pioneer 10 ha raggiunto una velocità di 14485 m/s necessari per il volo verso Giove, il che lo rende il più veloce oggetto umano  che abbia mai lasciato la Terra; abbastanza veloce da passare vicino alla luna in 11 ore e ad attraversare l’orbita di Marte , a circa 50 milioni di chilometri di distanza, in appena 12 settimane.
Il 15 luglio 1972, Pioneer 10 è entrato nella cintura di asteroidi, un settore a forma di ciambella che  misura circa 281,5 milioni di km di larghezza e 80,5 milioni di km di spessore. Il materiale della cintura viaggia a una velocità di circa 20116 m/s e le dimensioni  variano da particelle di polvere a blocchi di roccia grandi come l’Alaska. Pioneer 10 è stato il primo veicolo spaziale ad attraversare la cintura di asteroidi, considerato come un risultato spettacolare, e poi è partito verso Giove. Accelerarando a una velocità di 36657 m/s, Pioneer è passato vicino a Giove il 3 dicembre 1973. La navicella spaziale è stata la prima a fare osservazioni dirette e ottenere  immagini chiare di Giove. Pioneer ha definito anche i gas del Gigante e l’intensa radiazione degli anelli, ha trovato il campo magnetico del pianeta  e ha stabilito che Giove è prevalentemente un  pianeta liquido.

Nel 1983, Pioneer 10 è diventato il primo oggetto fatto dall’uomo a passare l’orbita di Plutone, il pianeta più distante dal Sole. Dopo l’incontro con Giove, Pioneer 10 esplorato le regioni esterne del sistema solare, studiando le particelle energetiche dal Sole (vento solare) e i  raggi cosmici che entrano nella nostra porzione di Via Lattea. La navicella spaziale ha continuato a compiere indagini scientifiche preziose in regioni esterne del sistema solare fino a che la sua missione scientifica si è conclusa il 31 marzo 1997. Da quel momento, il debole segnale del Pioneer 10 è stato monitorato dal DSN come parte di un nuovo concetto avanzato nello studio della tecnologia della comunicazione a sostegno della NASA per le  missioni future delle sonde interstellari. L’ultimo contatto con il Pioneer 10 è stato a  12 miliardi di kilometri dalla Terra, o 82 volte la distanza nominale tra il Sole e la Terra. A questa distanza ci vuole più di 11 ore e 20 minuti al segnale radio, viaggiando alla velocità della luce, per raggiungere la Terra. “Dal “Ames Research Center” e dal “Progetto Pioneer”, inviamo i nostri ringraziamenti alle molte persone al “Deep Space Network (DSN)” e al “Jet Propulsion Laboratory (JPL)”, che ci hanno permesso di ascoltare il segnale del veicolo spaziale così a lungo”, ha detto il direttore di volo del Pioneer 10, David Lozier. Pioneer 10 ha esplorato Giove,ha viaggiato come due volte la distanza  del pianeta più lontano nel nostro sistema solare dalla Terra e come primo emissario  nello spazio, sta portando una targa d’oro che descrive come siamo, dove viviamo, e la data in cui la missione è iniziata .

Pioneer 10 continuerà a viaggiare in silenzio, come una nave fantasma nello spazio interstellare, verso la stella rossa Aldebaran, che costituisce il centro della costellazione del Toro a circa 68 anni luce di distanza  Al Pioneer 10 ci vorranno più di due milioni di anni per raggiungerlo. La sua  nave sorella, il Pioneer 11, ha concluso la sua missione il 30 settembre 1995, data dell’ultima trasmissione ricevuta dal veicolo spaziale.

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