Archivio mensile:novembre 2008

The golden rule

Scuole a Crotone costruite con rifiuti radioattivi.

Vivendo sui rifiuti tossici e radioattivi.                                                                                                                                                      Nel crotonese 70 mila m³ di materiale altamente tossico e radioattivo, pari a 350 mila tonnellate, miscelato con polveri provenienti dall’Ilva di Taranto e impastato col cemento, sono stati impiegati, come materiale edilizio, per la realizzazione dei cortili di tre scuole, di alloggi popolari, villette, centri commerciali, strade e perfino di una banchina portuale,uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità documenta un’incidenza di tumori della popolazione della zona superiore del 10% alla media nazionale.Secondo uno studio di Legambiente e WWF elaborato sul Programma di Monitoraggio delle Acque del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare,  nel mare di Crotone nel 2003 erano presenti concentrazioni di metalli pesanti e di arsenico più di tre volte superiori ai valori limite.

Visto…semplicissimo!Tutti questi problemi per le scorie radioattive da smaltire.Il genio italiota ha partorito un’altra idea terribile nella sua stupida e ottusa criminalità.Costruiamo la città nuova con i rifiuti radioattivi ,magari muore qualcuno di tumore ma sono effetti, come si dice, collaterali.Al peggio non c’è mai fine.

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Rifiuti radioattivi a Castelmauro

Vi voglio far partecipi di una storia tutta italiana che di  per se non è molto sconvolgente…o almeno non più di altri avvenimenti simili,ma da un’idea su come gestiamo  situazioni potenzialmente pericolosissime per i cittadini.Se in un paese civile può accadere un fatto così incredibilmente e  colpevolmente delinquenziale senza che nessuno riesca a risolvere velocemente e radicalmente il problema per anni e anni,come si può pensare di gestire una centrale nucleare.La nostra classe dirigente è questa,a tutti i livelli.Tremate,anzi tremiamo!

L’articolo de La Stampa

In cantina una piccola Cernobyl

GIANNI LANNES
Benvenuti in Molise, in provincia di Campobasso, a un passo dal mare Adriatico, dove è conficcata una bomba a orologeria radioattiva. «La situazione di Castelmauro è grave – sottolinea l’ingegner Roberto Mezzanotte dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici – Parliamo di un impianto ben lontano dagli standard di sicurezza. Abbiamo segnalato il caso alle autorità competenti. Occorre un’urgente azione di rimozione dei rifiuti nucleari e bonifica dei luoghi».

Le fughe di radioattività dal deposito di scorie nucleari d’origine industriale e sanitaria del Centro applicazioni nucleari controlli e ricerche, minacciano la salubrità dell’intero Molise e delle regioni limitrofe (Abruzzo, Lazio, Puglia, Campania). I radioisotopi americio 241 e cobalto 60 sprigionano radiazioni alfa e gamma. L’ultima verifica radiometrica parla chiaro: «E’ stato riscontrato il superamento dei limiti previsti dalla legge» scrive ai ministeri dell’Interno e dell’Ambiente il professor Bernardo De Berardinis, direttore dell’ufficio Pianificazione, Valutazione e Prevenzione dei rischi presso la Protezione civile.

Il Canrc – sede e laboratorio a Termoli – ha gestito dal 19 dicembre 1979, con il nulla osta del medico provinciale Ermanno Sabatini, un magazzino radioattivo. La «Cernobyl fai da te» è ubicata in uno scantinato di un’antica abitazione in via Palazzo al civico 6, nei pressi della cattedrale e del municipio. Il territorio, oltretutto, è soggetto a rischio sismico e idrogeologico. Con l’Ordinanza del presidente del consiglio dei ministri (3274/2003) il borgo è stato dichiarato a «sismicità medio-alta» e incluso nella zona 2. Per i danni inflitti dal sisma del 31 ottobre 2002 il paese ha registrato danni per 83 milioni di euro. Eppure, nonostante siano già stati spesi ben 550 milioni per una ricostruzione fantasma, il governatore Iorio si è dimenticato di bonificare il deposito illegale di rifiuti nucleari, o, quantomeno, di verificare le condizioni statiche dell’antico edificio che lo ospita.

Spiega il sindaco Giuseppe Mancini (An), ingegnere di professione. «Di case lesionate ce ne sono – risponde laconico il primo cittadino – Ma non so se il palazzo dei De Notariis è stato controllato». Potrebbe aver subito lesioni strutturali, aggravate dall’alluvione del 2003, ma nessuno l’ha ancora verificato. Il proprietario della cantina nucleare, Quintino De Notariis, deceduto recentemente a Cuba per aneurisma, non ha mai sanato la situazione. A distanza di anni, il tecnico non ha mai osservato le numerose ingiunzioni di sgombero e bonifica dei luoghi. Atti imposti dalla magistratura (sentenza n. 1428/2000 del tribunale di Campobasso) dal Tar Molise (sentenza n. 435/2002) e attraverso un decreto ingiuntivo siglato dal presidente della giunta regionale (provvedimento n. 151 del 18 ottobre 2002).

L’avvocato Giovanni De Notariis, fratello del responsabile risponde sprezzante: «E’ lo Stato che deve farsi carico di questa situazione. Noi non siamo responsabili e non dobbiamo fornire spiegazioni a nessuno; tantomeno ai giornalisti». I riscontri sono evidenti: da duemila bidoni tossici e radioattivi da 50 litri cadauno, stipati alla rinfusa nell’abitazione dei fratelli De Notariis, fluisce da un buon ventennio, radioattività al di sopra della norma consentita. L’Arpa Molise ha evidenziato che dagli ultimi accertamenti effettuati «è stato riscontrato un campo di radiazione, tale da risultare superiore al limite previsto dalla normativa vigente in relazione all’esposizione massima ammissibile per la popolazione (1mSV/anno)».

Anche i Vigili del Fuoco hanno rilevato valori di intensità di esposizione superiore di gran lunga a quelli del fondo naturale. In una nota sottoscritta dal dottor Claudio Cristofaro (responsabile del settore fisico dell’Arpa) e dal dottor Luigi Petracca (direttore generale) «i valori registrati rappresentano un ulteriore campanello d’allarme, che dovrebbe indurre ad adottare misure definitive per il totale smantellamento del deposito di Castelmauro, che si appalesa del tutto incompatibile con il contesto urbano e con il tessuto abitativo in cui risulta ubicato già dai primi anni Ottanta».

I contenitori metallici corrosi dall’umidità perdono lentamente il contenuto: lo attestano le quindicinali verifiche dell’Apat. Ora, addirittura, è possibile fotografare i famigerati fusti azzurrognoli da una finestrella munita di una grata rosicchiata dai ratti. Un terrorista potrebbe innescare un’ecatombe. Due malandate porte di legno ed una metallica, custodiscono il magazzino nucleare. Non esiste un piano di sicurezza: un cataclisma, un incendio o addirittura la caduta di un velivolo avrebbero conseguenze disastrose. Neppure un cartello segnala il pericolo. «La quantità di radiazioni assorbita dagli esseri viventi viene misurata in sievert. Nell’essere umano, una dose di 4 sievert distribuita su tutto il corpo, pari a 40 mila radiografie, causa la morte nel 50 per cento dei casi» avverte Maurizio Cumo, ordinario di impianti nucleari all’università La Sapienza di Roma. «Nella considerazione che sia necessaria l’adozione di immediate misure finalizzate alla messa in sicurezza di materiali radioattivi presenti nel sito sopraindicato, appare indispensabile assumere iniziative di carattere straordinario, che assicurino la salvaguardia della zona» annota il 3 aprile 2006, Paolo Togni, capo di gabinetto del ministero ambientale. Diciotto giorni dopo (protocollo DPC/CG/24300), Guido Bertolaso si rivolge alla Regione: «Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio ha evidenziato la necessità di adottare misure per la messa in sicurezza del materiale radioattivo presente nel territorio del Comune di Castelmauro: si invita codesta amministrazione regionale a comunicare ogni dettagliato elemento utile per valutare compiutamente la vicenda».

Parole al vento. L’8 ottobre 1987 la Direzione della sicurezza nucleare dell’Enea evidenziava che nel deposito di rifiuti «erano accatastati in maniera incontrollabile circa 4 mila fusti privi delle dovute indicazioni» e denunciava il titolare del deposito, Quintino De Notariis «per aver gestito nell’abitato di Castelmauro un deposito di rifiuti radioattivi provenienti da attività industriali, mediche e di ricerca scientifica (…) illegittimo per mancata precisazione dei limiti quantitativi e per aver effettuato trasporti di rifiuti radioattivi senza essere in possesso dell’autorizzazione interministeriale».

Cronistoria di un paradosso
Tutte le tappe del deposito radioattivo di via Palazzo n. 6 a Castelmauro

Castelmauro. La storia, ufficialmente, comincia il 19 dicembre 1979, quando il fisico nucleare Quintino De Notaris ottiene il nulla osta provvisorio dal medico provinciale di Campobasso Ermanno Sabatini alla detenzione di sostanze radioattive sulla base della normativa speciale del D.P.R. n. 185/64.

Il primo sopralluogo viene effettuato il 2 febbraio 1984 dal fisico nucleare Fortunato Pinelli, che non rileva violazioni alle misure di sicurezza.

L’anno successivo, e precisamente il 2 luglio 1985, i Vigili del Fuoco durante una ispezione registrano il superamento dei limiti di radioattività, ma escludono rischi di contaminazione immediata.

Il 25 marzo 1987 c’è la prima interrogazione parlamentare al Ministro della Sanità.
Tra il 24 e il 26 giugno 1987 l’ispettore dell’Enea Ciro Candela effettua un sopralluogo sia allo studio termolese Canrc sia nel deposito di castelmauro e riscontra diverse irregolarità sia nei sistemi di sicurezza che nel modus operandi del dottor De Notariis.

Il 24 aprile del 1989 il Pretore di Civitacampomarano dichiara il non luogo a procedere a carico di De Notariis.

Il 15 marzo 1995 il sindaco di Castelmauro Giovanni De Notariis emana un’ordinanza per l’allontanamento immediato del deposito. Successivamente perde le elezioni e difende il fratello nel ricorso contro la sua ordinanza. Il Comune di Castelmauro, rappresentato dal sindaco Tommaso Manes Gravina, si costituisce parte civile nel procedimento penale. Il fisico fa ricorso contro l’ordinanza, ma il suo ricorso viene ritenuto inammissibile.
Il 24 novembre 2000 il Tribunale di Campobasso proscioglie De Notariis dai reati che gli venivano contestati per prescrizione dei termini.

Il 4 giugno 2002 l’Arpa Molise rileva un campo di radiazione esterna superiore al fondo naturale

Il 18 ottobre 2002 il Presidente della Giunta regionale Michele Iorio emana un decreto (n. 151) che ingiunge a De Notariis di smaltire tutti i rifiuti tossico-nocivi o pericolosi.

Il 27 febbraio 2003 c’è una seconda interrogazione parlamentare ai ministeri dell’Interno e dell’Ambiente.

Il 27 novembre 2007 Quintino De Notariis muore a Cuba per aneurisma cerebrale. I parenti, fino al sesto grado, rinunciano all’eredità.

Il 1° agosto 2008 Giovanni De Notariis, dopo aver rinunciato all’eredità, presenta denuncia al Consiglio dei Ministri per chiedere la bonifica del deposito a spese dello Stato.

Il 24 settembre 2008 il presidente della Regione Molise Michele Iorio incontra il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso per discutere la questione relativa a Castelmauro.

Il 30 settembre 2008 si svolge l’ultimo sopralluogo tecnico per misurare la radiofrequenza esterna: le sorgenti sono ancora attive

Il 9 ottobre 2008 c’è una nuova interrogazione parlamentare sulla vicenda.

 

Capito!…Queste sono le mani in cui siamo.Castelmauro 2000 fusti e 2000 abitanti.30 anni di prese di culo.Per inciso ,alcuni fusti sono vuoti e nessuno sa dove è finito il contenuto.

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Treno carico di scorie nucleari bloccato in germania con incidenti.

Germania: scontri per passaggio treno con scorie nucleari
09 nov 23:34 Esteri
BERLINO – "Battaglia" ecologista in Germania lungo il percorso di un treno carico di 23 tonnellate di scorie nucleari che dalla Francia sta raggiungendo il centro di stoaccaggio di Gorleben, nella Germania settentrionale. Gli scontri coinvolgono 15mila ecologisti e 16mila poliziotti. (Agr)
Fonte CORRIRE DELLA SERA
Nonostante i bivacchi degli ecologisti e con 14 ore di ritardo sulla tabella di marcia prevista, il treno dei rifiuti nucleari è arrivato a destinazione in Germania. A bordo 11 contenitori vetrificati di scorie provenienti da centrali francesi, destinati al centro di stoccaggio di Gorleben.
L’avanzata del convoglio speciale era stata ostacolata da migliaia di manifestanti ecologisti. Alcuni di loro, sabato scorso, incastrando le braccia in un blocco di cemento collocato sui binari, alla frontiera francotedesca, hanno bloccato il treno per più di 12 ore.
Partito venerdì scorso da La Hague, in Francia, il treno speciale, con 123 tonnellate di scorie nucleari tedesche ritrattate, avrebbe dovuto raggiungere in due giorni la stazione di Dannenberg.
Per proteggere il convoglio nucleare sono stati impiegati 16.000 agenti, diecimila dei quali nella sola regione di destinazione. Secondo fonti ufficiali, negli scontri tra manifestanti e polizia, si contano “numerosi feriti”, da entrambe le parti
Fonte EURONEWS

Spero che Scaiola e i fautori del ritorno al nucleare si preparino,perchè finirà il quieto vivere.Quando anche da noi cominceranno a viaggiare le scorie radiottive in lungo e in largo per le linee ferroviarie italiane (sic.),si risveglieranno la coscienze e ,anche se sarà ormai troppo tardi,ricomincerà la lotta contro il nucleare.

Ma noi attuiamo il processo inverso!

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Incipit.L.A. Confidential di James Ellroy

Free Image Hosting at www.ImageShack.usL.A. Confidential di James Ellroy

                          21 Febbraio 1950

Un motel abbandonato ai piedi delle colline di San Berdoo Quando Buzz Meeks arrivò, aveva con sè novantaquattromila dollari,nove chili di eroina pura,un fucile a pompa calibro 12,una 38 special,una 45 automatica e un coltello a serramanico che aveva comprato da un pachuco alla frontiera,un momento prima di accorgersi dell’auto parcheggiata proprio sulla linea di confine:gli scagnozzi di Mickey Cohen in una macchina senza insegne della polizia di Los Angeles,e lì accanto in piedi un paio di poliziotti di Tijuana,pronti ad alleggerigli le tasche e a scaraventarlo nel fiume San Ysidro.

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60 anni della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

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“All human beings are born free and equal in dignity and rights. They are endowed with reason and conscience and should act towards one another in a sprit of brotherhood”.Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei diritti umani (UDHR)

 

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60 anni dopo essere stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel palazzo di Chaillot a Parigi il 10 dicembre 1948,la Dichiarazione è pronta per fare un viaggio nello spazio:destinazione la Stazione Spaziale Internazionale e , più precisamente , il laboratorio Columbus dell’ESA. Venerdì 7 novembre al Quai d’Orsay, il ministero degli Esteri francese, la signora Rama Yade, segretario di Stato addetta agli affari esteri e ai diritti umani  del governo francese, ha dato ufficialmente in mano al direttore generale  dell’ESA  Jean-Jacques Dordain una copia della Dichiarazione .
E’ previsto indicativamente, se tutto va secondo i piani, che il documento, debitamente protetto con un imballo “a prova di spazio”,raggiunga la Stazione Spaziale Internazionale, dopo il decollo a bordo della Space Shuttle dal Kennedy Space Center, il 14 novembre. Sarà archiviato su base permanente all’interno del laboratorio multidisciplinare Columbus.

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Henry Cartier Bresson

Henry Cartier Bresson:quattro quadri d’autore

 

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 Giornata piovosa

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 Ireland 1952

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 Liverpool 1962

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New Jersey 1975

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Nucleare…ci siamo! Stanno preparando il terreno.

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Alla Camera il primo sì per il ritorno al nucleare
Fonte Marco Sodano – La Stampa
L’energia nucleare italiana s’è rimessa in moto ieri – a 21 anni dal referendum che bandì l’atomo – con il primo sì pronunciato dalla Camera. Montecitorio ha approvato il disegno di legge sullo sviluppo collegato alla manovra, il quale contiene il «pacchetto energia» il quale – a sua volta – contiene la delega che statuisce la nascita dell’Agenzia per la sicurezza del nucleare.
L’Agenzia non era prevista nel testo originario del provvedimento, è stata inserita nel provvedimento dalla Commissione attività produttive e successivamente limata in aula. La discussione è stata accesa: diversi articoli sono passati con l’astensione dell’opposizione, e il provvedimento è passato dopo un braccio di ferro tra i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico. Nel dettaglio, il governo si dà più tempo – fino a giugno 2009 e non più fino a dicembre – per attuare la delega. I territori su cui dovranno sorgere le centrali saranno “militarizzati” e potranno essere addirittura commissariati se non si trova l’accordo con le popolazioni.

L’Agenzia per lo sviluppo del nucleare risponderà direttamente alla presidenza del consiglio ma l’ultima parola sulla nomina dei componenti sarà del Presidente della repubblica, grazie a un emendamento approvato in assemblea. È invece tramontata invece l’ipotesi – che peraltro non è mai stata formalizzata da Palazzo Chigi – di procedere alla revisione dei compiti e dei criteri di nomina dell’autorità per l’energia, con conseguente azzeramento dei vertici, anche se il tema potrebbe tornare in auge durante la discussione al Senato.

Le centrali per l’energia elettrica, continua il ddl, potranno essere costruite direttamente dall’amministrazione o date in concessione e locazione e realizzate in siti militari, infrastrutture e beni del demanio militare, altra novità introdotta su input del governo durante l’esame in assemblea. La Sogin – la società che si occupa dello smantellamento dei siti nucleari fermati dopo il referendum del 1987 – sarà commissariata, in vista di una privatizzazione con il conferimento di beni o rami di azienda ad altre società, purché partecipate dallo stato in misura non inferiore al 20% e operanti nel settore energetico. Anche l’Enea (ente per le nuove tecnologie l’energia e l’ambiente), con una modifica proposta dalla Lega, sarà azzerata: manterrà il nome.

Nel nucleare all’italiana avrà una parte anche la Cassa Depositi e Prestiti: le sarà permesso prendere parte – ma con una quota minoritaria – a consorzi per lo sviluppo e l’utilizzo di impianti per la produzione di energia nucleare. Ai consorzi potranno partecipare società produttrici di energia elettrica e soggetti industriali «energivori».

Infine, passa al ministero per lo Sviluppo economico la competenza sulle tariffe energetiche. In aula è stato precisato che l’aggiornamento annuale del costo evitato di combustibile dovrà riflettersi in una «riduzione dell’ammontare della relativa voce tariffaria a carico degli utenti».

“La Stampa”

INSISTO:MA IL REFERENDUM QUANDO E’ STATO SUPERATO O ANNULLATO ? SIAMO TUTTI D’ACCORDO ? NON C’E’ NESSUN DIBATTITO A LIVELLO NAZIONALE ? ASPETTIAMO CHE COMINCINO A COSTRUIRE LE CENTRALI DAVANTI A CASA TUA PER PROTESTARE ?E I VERDI DOVE SONO?Image and video hosting by TinyPic

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Traduzione"People have the power"di Patti Smith.

Patti Smith

People Have The Power

I was dreaming in my dreaming
of an aspect bright and fair
and my sleeping it was broken
but my dream it lingered near
in the form of shining valleys
where the pure air recognized
and my senses newly opened
I awakened to the cry
that the people / have the power
to redeem / the work of fools
upon the meek / the graces shower
it’s decreed / the people rule

The people have the power
The people have the power
The people have the power
The people have the power

Vengeful aspects became suspect
and bending low as if to hear
and the armies ceased advancing
because the people had their ear
and the shepherds and the soldiers
lay beneath the stars
exchanging visions
and laying arms
to waste / in the dust
in the form of / shining valleys
where the pure air / recognized
and my senses / newly opened
I awakened / to the cry

Refrain

Where there were deserts
I saw fountains
like cream the waters rise
and we strolled there together
with none to laugh or criticize
and the leopard
and the lamb
lay together truly bound
I was hoping in my hoping
to recall what I had found
I was dreaming in my dreaming
god knows / a purer view
as I surrender to my sleeping
I commit my dream to you

Refrain

The power to dream / to rule
to wrestle the world from fools
it’s decreed the people rule
it’s decreed the people rule
LISTEN
I believe everything we dream
can come to pass through our union
we can turn the world around
we can turn the earth’s revolution
we have the power
People have the power …

Le Persone Hanno Il Potere

Stavo sognando, nei miei sogni,
un aspetto luminoso e fiero
e il mio sonno è stato spezzato
ma il mio sogno ha indugiato qui vicino
sotto forma di valli splendenti
dove riconoscevo l’aria pura
e i miei sensi si aprivano nuovamente
Mi sono risvegliato al grido
che le persone / hanno il potere
di riscattarsi / il lavoro dei folli
sugli umili / la doccia del perdono
è decretato / le persone comandano

Le persone hanno il potere
Le persone hanno il potere
Le persone hanno il potere
Le persone hanno il potere

Aspetti vendicativi diventano sospetti
e piegarsi in basso come per sentire
e gli eserciti cessano di avanzare
perché le persone hanno le orecchie
e i pastori e i soldati
giacciono sotto le stelle
scambiandosi opinioni
e buttando via le armi
nella polvere
sotto forma di / valli splendenti
dove riconoscevo / l’aria pura
e i miei sensi / si aprivano nuovamente
Mi sono risvegliato / al grido

Ritornello

Dove c’erano deserti
ho visto fontane
come crema le acque si ergevano
e noi passeggiavamo lì insieme
senza niente da deridere o criticare
e il leopardo
e l’agnello
dormono insieme veramente vicini
Stavo sperando, nelle mie speranze,
di richiamare ciò che avevo trovato
Stavo sognando nei miei sogni
Dio sa / una vista più pura
mentre mi abbandono al mio sonno
ti affido i miei sogni

Ritornello

Il potere di sognare / di comandare
di liberare il mondo dai folli
è decretato, le persone governano
è decretato, le persone governano
ASCOLTATE
credo che tutto ciò che sognamo
possa riuscire a passare attraverso la nostra unione
possiamo far girare il mondo
possiamo far fare il movimento di rivoluzione alla terra
noi abbiamo il potere
le persone hanno il potere

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Le ultime su Phobos,la più grande delle lune di Marte.

Project “Phobos-Grunt” Russian Phobos Sample Return

W0cUvK0Dgy8
Mars’ moon Phobos 
L’ESA si avvicina a svelare l’origine della più grande luna di Marte

Gli scienziati spaziali europei sono prossimi a svelare l’origine di Phobos, la luna più grande di Marte. Grazie ad una serie di incontri ravvicinati della sonda Mars Express dell’ESA, si può dire, con relativa certezza, che la luna sembra piuttosto un cumulo di detriti che un singolo corpo solido. La provenienza di tale cumulo rimane tuttavia un mistero.
A differenza della Terra, che ha una sola grande luna, Marte accoglie due piccole lune. La più grande è Phobos, un corpo irregolare di roccia spaziale che misura appena 27 x 22 x 19 km.
Durante l’estate, Mars Express ha effettuato una serie di passaggi ravvicinati a Phobos ed ha catturato immagini con la sua Camera Stereo ad alta risoluzione(HRSC) quasi ad ogni passaggio. Un team guidato da Gerhard Neukum, della Libera Università di Berlino, sta utilizzando questi dati e quelli raccolti precedentemente per costruire un modello tridimensionale di Phobos più accurato dei precedenti, in modo da poterne determinare con maggiore precisione il volume
.                      
Inoltre, durante uno dei passaggi più ravvicinati il team dell’esperimento Mars Express Radio Science (MaRS) Experiment, guidato dai Martin Pätzold, del Rheinisches Institut fuer Umweltforschung – l’Istituto Renano per lo studio dell’Ambiente presso l’Università di Colonia – ha monitorato attentamente i segnali radio provenienti dalla sonda. Questi dati hanno registrato cambi di frequenza causati dall’attrazione di Mars Express per effetto della gravità di Phobos,. Tom Andert, della Universität der Bundeswehr di Monaco e Pascal Rosenblatt, dell’Osservatorio Reale del Belgio, entrambi membri del team MaRS, stanno utilizzando questi dati per calcolare la massa esatta della luna marziana. “La stima attuale della massa di Phobos effettuata dal team è di 1.072 10 16 kg, equivalente a circa un miliardesimo della massa della Terra”.
Combinando i dati di massa e volume gli scienziati saranno in grado di calcolare la densità, che alla fine, rappresenterà un nuovo importante indizio sulle dinamiche che hanno portato alla formazione della luna                                                                Per ulteriori informazioni
Gerhard Neukum, HRSC Principal Investigator, Freie Universität Berlin, Germany
Email: gneukum @ zedat.fu-berlin.de

Martin Pätzold, MaRS Principal Investigator, Rheinisches Institut fuer Umweltforschung, University of Cologne
Email: Paetzold @ geo.uni-koeln.de

Pascal Rosenblatt, MaRS science team, Royal Observatory of Belgium
Email: Pascal.Rosenblatt @ oma.be

Tom Andert, Universität der Bundeswehr Muenchen, Germany
Email: Tom.Andert @ unibw-muenchen.de

Agustin Chicarro, ESA Mars Express Project Scientist
Email: Agustin.Chicarro @ esa.int

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