Scaiola presenterà il "pacchetto" al governo

Nucleare,mercoldì il primo passo in Consiglio dei ministri

Si chiederà una delega per individuare il sito nazionale dove depositare le scorie.

E’ il primo passo concreto-dopo molte parole- per il ritorno dell’energia nucleare in Italia….Un tema delicatissimo,una materia da maneggiare davvero con le molle:tutti ricordano l’insurrezione dei cittadini di Scanzano Ionico in Basilicata.E del resto già ora l’Italia deve essere in grado di conservare 90.000 metri cubi di rifiuti radioattivi tra prima e seconda categoria,di cui 65.000 proverranno dallo smantellamento degli impianti nucleari di ricerca e dalle centrali elettronucleari a suo tempo dismessi.Senza contare che entro il 2025 rientreranno in Italia anche i rifiuti spediti all’estero per il riprocessamento…

(R.GIO.)                                                                      dalla STAMPA del 15 giugno 2008

E’ abbastanza chiaro,ancora una volta ,che il problema vero non è la sicurezza delle centrali nucleari in Italia (paese notoriamente ad alto rischio sismico) ma quello dello smaltimento delle scorie radioattive.Spero che prima o poi qualcuno,a destra o a sinistra,invece di fare lo struzzo,e lo stronzo,affronti questo dilemma.In ogni caso vediamo di muoverci e farci sentire,non aspettiamo che decidano di fare un deposito nucleare in Maremma ,in Basilicata o nella pianura Padana per poi protestare tardivamente e inutilmente.

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