Archivi tag: Photography

Filip Naudts- Personal Portfolio

Filip Naudts(Link): le foto dell’anima.

Picture for my soul (1993-1994)

 

Shy when losing the fight against shyness-1993

Forbidden exposure-1994

Contrassegnato da tag , ,

Henry Cartier Bresson

Henry Cartier Bresson:quattro quadri d’autore

 

Image and video hosting by TinyPic

 Giornata piovosa

Image and video hosting by TinyPic

 Ireland 1952

Image and video hosting by TinyPic

 Liverpool 1962

Image and video hosting by TinyPic

New Jersey 1975

Contrassegnato da tag , , ,

Henry Cartier-Bresson

L’arte in una foto :

Italy 1933 – Henry Cartier-Bresson

Contrassegnato da tag , , ,

Curiosità d’epoca.

Berlinski zid.1962

Henri Cartier Bresson

Contrassegnato da tag , , ,

Eliott Erwitt

Eliott  Erwitt

Hawaii, Honolulu, 1983

Metropolitan Museum of art 1949


Contrassegnato da tag , ,

William Klein-Henry Cartier-Bresson

Due modi per vedere la vita: attraverso le canna di una pistola,da un buco in un telo…quando il fotogramma diventa un set per descrivere il mondo.

Brussels 1932- Henry Cartier-Bresson

Pistola Broadway and 103 rdST-William Klein

Contrassegnato da tag , , , ,

Henri Cartier-Bresson

Ile de la citè (Paris)

Brie (France) 1968

Berlin 1962

Contrassegnato da tag , , , ,

Erwitt,Cartier-Bresson,Karsh.

Sottile umorismo,prospettiva,intensità…tre foto stupende per tre grandi artisti.

Museo:

Elliot Erwitt

Hyeres:

Henry Cartier-Bresson

Scotch:

Yousuf Karsh

Contrassegnato da tag , , ,

Foto d’autore (Cartier-Bresson)

Una fotografia che crea sensazioni

Cartier-Bresson

Cartier-Bresson

Contrassegnato da tag , ,

Harper Lee-Il buio oltre la siepe-

Harper Lee (1926)

Il buio oltre la siepe
Jem, mio fratello, aveva quasi tredici anni all’epoca in cui si ruppe malamente il gomito sinistro. Quando guarì e gli passarono i timori di dover smettere di giocare a rugby, Jem non ci pensò quasi più. Il braccio sinistro gli era rimasto un po’ più corto del destro; in piedi o camminando, il dorso della mano sinistra faceva un angolo retto con il corpo, e il pollice stava parallelo alla coscia, ma a Jem non importava un bel nulla: gli bastava poter continuare a giocare, poter passare o prendere il pallone al volo.
Poi, quando di anni ne furon trascorsi tanti da poterli ormai ricordare e raccontare, ogni tanto si discuteva di come erano andate le cose, quella volta. Secondo me tutto cominciò a causa degli Ewell, ma Jem, che ha quattro anni più di me, diceva che bisognava risalire molto più indietro, e precisamente all’estate in cui capitò da noi Dill e per primo ci diede l’idea di far uscire di casa Boo Radley.
(Traduzione: Amalia D’Agostino Shanzer)

(Elliot Erwitt)

Contrassegnato da tag , , , , ,