Archivi tag: frasi da film

Brazil di Terry Gilliam

Firmi qui. Qui sotto. Grazie. Anche qui. […] Questa è la ricevuta per suo marito. E questa è la ricevuta per la sua ricevuta.

Jil: Voglio denunciare un arresto sbagliato.
Impiegato: Si rivolga al ministero dell’informazione, ufficio rettifiche.
Jil: Sono già stata al ministero dell’infomazione. Sono loro che mi hanno mandato qui, dicono che devo riempire un modulo.
Impiegato: Ha la ricevuta d’arresto, signorina?
Jil: Sì.
Impiegato: L’ha già fatta timbrare?
Jil: Timbrare?
Impiegato: No, non ci siamo, signorina, vede, manca il timbro. Non sono autorizzato a darle il modulo se la ricevuta non è timbrata.
Jil: E a chi mi rivolgo per quel timbro?
Impiegato: Ufficio timbri, Ministero dell’Informazione.


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Big fish,visione fantastica di Tim Burton.

A furia di raccontare le sue storie, un uomo diventa quelle storie. Esse continuano a vivere dopo di lui, e così egli diventa immortale.

Dicono che quando incontri l’amore della tua vita il tempo si ferma… ed è vero. Quello che non ti dicono è che poi va a doppia velocità per recuperare.

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The elephant man

Io non sono un elefante! Io non sono un animale!
Sono un essere umano! Un uomo, un uomo!”

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Seven di David Fincher

Oramai nelle metropoli farsi gli affari propri è diventato una scienza.
Nella prevenzione allo stupro la prima lezione è ” Mai gridare aiuto ma sempre al fuoco”. Nessuno risponde a una richiesta di aiuto. Tu urla al fuoco e arrivano di corsa.

Morgan Freeman

Un bellissimo e particolare thriller ,originale già dai titoli di testa.

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Arancia meccanica

Eccomi là. Cioè io, Alex, e i miei tre Drughi. Cioè Pete, Georgie e Dim. Ed eravamo seduti nel Korova Milkbar, arrovellandoci il Gulliver per sapere che cosa fare della serata. Il Korova Milkbar vende latte+, cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina, che è quello che stavamo bevendo. È roba che ti fa robusto, e disposto all’esercizio dell’amata ultraviolenza.

Filmografia del grande Stanley Kubrick

Eyes wide shut  (regista,sceneggiatore)   1999

Full Metal Jacket  (regista)   1987

Shining  (regista)   1980

Barry Lyndon  (regista)  1975

Arancia meccanica  (regista)   1971

2001: Odissea Nello Spazio  (regista)  1968

Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba  (regista)  1964

Lolita   (regista)  1962

Spartacus  (regista)  1960

Orizzonti di gloria  (regista)  1957

Rapina a mano armata  (regista)   1955

Il Bacio Dell’Assassino  (regista,montaggio,sceneggiatore,fotografia)   1955

Paura e desiderio  (regista)  1953

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Edward Mani di Forbice (1990)                                                                                                                    Una volta, tanti e tanti anni fa, viveva in quel castello un inventore, e tra le tante cose che faceva, si racconta che diede vita ad un uomo. Un uomo con tutti gli organi: un cuore, un cervello, tutto. Beh, quasi tutto. Perché, vedi, l’inventore era molto vecchio, e morì prima di finire l’uomo da lui stesso creato. Da allora, l’uomo fu abbandonato, senza un papà, incompleto e tutto solo.

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Chiunque salvi una vita salva il mondo intero. (da "Schindler’s list")

L’originale lista di Schindler

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Forrest Gump

FORREST GUMP: ‘Giorno. Mi chiamo Forrest. Forrest Gump. Vuole un cioccolatino? Potrei mangiarne una tonnellata di questi qui. Mamma diceva sempre: "la vita è uguale a una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita". Quelle scarpe devono essere comode. Scommetto che con quelle ci cammina tutto il giorno e non sente niente. Magari ce l’avessi così anch’io.
INFERMIERA: Mi fanno male i piedi.
FORREST: Mamma diceva sempre che dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose. Dove va, dove è stata… Quante scarpe che ho messo io. Scommetto che se mi sforzo tanto, riesco poi a ricordare il primo paio. Mamma disse che quelle mi portavano dovunque. Disse che erano le mie scarpe magiche.


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Uomini e donne non possono essere amici.                     (Billy Crystal in "Harry, ti presento Sally")

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STRANAMORE: Senza dubbio, mein Führer! Coi reattori nucleari… Eh, volevo dire: signor Presidente. Coi reattori nucleari potremmo disporre di energia per secoli. Col sole artificiale manterremmo la vita vegetale. Potremmo allevare gli animali e macellarli! Hm! Forse è il caso di fare un censimento di tutte le miniere adatte che esistono nel Paese. Ma io ritengo che… che si possa provvedere allo spazio sufficiente alla vita di parecchie centinaia di migliaia di persone.
MUFFLEY: Sì, ma non vorrei essere io a decidere chi sta su e chi va giù.
STRANAMORE: Questo non sarà necessario, signor Presidente. Se ne occuperà un cervello elettronico che sarà predisposto per tenere conto dell’età di ogni singolo individuo, salute, fertilità sessuale, intellighenzia, oltre alle particolari abilità di ognuno. Naturalmente sarebbe necessario comprendere nel numero i più alti esponenti del governo e delle forze armate perché possano trasmettere i principi gherarchici e nazionalistici. Uuuh! S’intende che si riprodurrebbero moltissimo, perché il tempo sarebbe tanto, e il da fare poco. E con un’opportuna tecnica di allevamento, e con un rapporto, facciamo, di dieci femmine per ogni maschio, io ritengo che si potrebbe risalire alla produzione lorda attuale di figli in un periodo, diciamo, di venti anni.
MUFFLEY: Sì, professore. Ma questo… questo nucleo di superstiti non sarà così disgustato e addolorato da… da non avere più nessun desiderio di vivere?
STRANAMORE: No, no, signor Presidente. Chiedo scusa. Quando scenderanno, gli altri saranno ancora vivi. Non avranno ricordi dolorosi, sentiranno solo un po’ di nostalgia per quelli che saranno rimasti su, mitigata da un sentimento di sana curiosità per i loro destini. Ah! Aaah!

Stanley Kubrick sul set del “Dottor Stranamore”

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